In cammino insieme è più bello e facile scrivere la nostra vita

Mi chiamo Stefania e ho partecipato agli esercizi spirituali per le famiglie a Muzzano Biellese il 5 e 6 aprile 2014; tema: «La famiglia nel cuore di Dio». Sono veramente contenta di esserci andata perché queste due giornate hanno ancora più rafforzato ciò in cui fino ora ho creduto e cercato di mettere in pratica con mio marito. Ho due ragazzi preadolescenti e mai come adesso sento forte l’esigenza di capire come aiutarli a far sviluppare la propria personalità in modo libero. Già, libero, libertà, termini spesso adoperati da giovani e meno giovani ma non del tutto capiti e approfonditi.

In questo fine settimana don Roberto Carelli ha aiutano noi genitori a capire che la vera libertà è quella che ti permette di fare delle scelte senza essere schiavo di ciò che dicono gli altri, trattasi però di scelte sempre orientate all’amore. Il bene prima di tutto e ciò si concretizza in educazione, buon senso, rispetto, senso del dovere; tutte regole racchiuse nel titolo «Educare in famiglia con il cuore di don Bosco» (piccolo ma preziosissimo opuscolo sul quale abbiamo lavorato), ma con l’aggiunta di un importantissimo elemento: don Bosco insegnava ai suoi ragazzi la libertà, dando gli strumenti dell’emancipazione, ma con un confronto continuo con Gesù. Qualche volta mi è capitato di rispondere ai miei figli: «Non sai come gestire questa situazione? Pensa a cosa farebbe Gesù al tuo posto!».

Ma l’educazione che veramente educa è una cosa vitale: don Roberto Carelli ricorda che don Bosco diceva: «L’educazione è cosa del cuore», quindi aiutiamo i nostri figli a riconoscere il bene e a proteggersi dal male quando i legami di affetto sono interiorizzati: “Tu sei mio figlio, ti passo me stesso perché voglio che tu viva”. Non limitiamoci a istruzioni e regole, ma rendiamoli partecipi delle nostre esperienze soprattutto quelle che ci hanno fatto cambiare. In questo modo i genitori trasmettono al figlio i buoni motivi per cui il figlio è stato messo al mondo. Ciò non è solo amore ma amore dimostrato, e da qui viene facilitato anche il dialogo, la confidenza tra genitori e figli. La sintesi delle due giornate che don Roberto ci dà aiuti noi genitori ad essere una cosa sola nella differenza (di padre e madre):

  • i nostri figli ci guardano come noi ci guardiamo;
  • Don Bosco ci rende liberi con tutta la sua persona: egli insegnava e insegna con tutto se stesso;
  • sapere che i nostri figli non sono nostri ma vengono da Dio;
  • i figli ci guardano come si guardano mamma e papà: se i genitori si amano, i figli dicono: “Veniamo da una cosa bella: l’Amore”;
  • dal modo che noi li trattiamo avranno consapevolezza di se stessi: l’educazione è testimonianza;
  • dal modo con cui noi guardiamo e preghiamo Dio, i figli capiscono l’esistenza di Dio nella nostra vita.

Un ringraziamento particolare a don Enrico Lupano che, come sempre, ci fa sentire in famiglia e che cerca di ascoltare e accontentare tutti. Grazie per la sua enorme disponibilità.

Stefania Lanzone

Salesiana Cooperatrice di Pinerolo.