Don Bosco ritorna a Valsalice

Quest’anno l’Urna con una reliquia insigne di Don Bosco, dopo aver viaggiato per cinque anni in tutto il mondo, è tornata in Piemonte, nella sua terra d’origine. Pur essendo un evento rivolto a tutti i fedeli, l’Urna ha fatto tappa anche in alcune case salesiane; Dom Bosco è così tornato anche in quella di Valsalice che per 41 anni dopo la sua morte l’ha custodito prima che fosse trasposto nella Basilica di Maria Ausiliatrice dove tutt’ora si trova.
Quale migliore occasione per fare un po’ di festosa riflessione intorno al Santo con lo stile che da sempre l’ha contraddistinto? Tutta la Famiglia Salesiana è stata coinvolta nell’organizzare diversi eventi, aprendo le porte dell’Istituto in due particolari occasioni: il 25 gennaio e il 29 gennaio.

Il 25 è stata organizzata una serata di incontro per tutte le famiglie dell’Istituto. Alla Famiglia Salesiana e a tutti gli interessati è stata offerta la possibilità di un excursus storico proposto da don Silvano Oni che ha fatto rivivere gli anni della vita di don Bosco legati a Valsalice, dalla sua fondazione alle battaglie burocratiche per ospitarne il corpo. Al termine, i Salesiani Cooperatori presenti in Istituto hanno organizzato una ricca e curata cena in perfetto stile Piemontese dell’800 “alla cucina di Mamma Margherita”. Sotto la guida magistrale del Preside Mauro Pace, cuoco per una sera, i volontari hanno prodotto piatti gustosi, raffinati e popolari della tradizione piemontese. Un altro modo per conoscere don Bosco, la sua vita e il tempo in cui è vissuto. Tavole imbandite con numerosi antipasti caldi e freddi, diversi primi e qualche secondo accompagnato da verdure, formaggi e abbondante vino, hanno visto la partecipazione di più di 100 persone che in un clima di allegria e spensieratezza hanno potuto apprezzare Don Bosco e alcuni episodi significativi della sua vita a Valsalice, narrata dai salesiani stessi.


La cena, con contributo libero, è stata anche occasione per sostenere l’iniziativa di raccolta fondi per il restauro di quella che fu la prima tomba di Don Bosco.
Altro evento importante è stato vissuto il 29 gennaio, giorno dell’arrivo dell’Urna a Valsalice.
A partire dalle ore 20, in attesa dell’Urna, allievi, ex-allievi e salesiani cooperatori, hanno animato diversi luoghi di Valsalice ripercorrendo l’intera vita di Don Bosco, aiutando così le numerose persone della zona a conoscere più a fondo la vita e le opere del Santo dei Giovani.
Intorno alle 22 l’Urna è arrivata nel cortile dell’Istituto tra i cori dei giovani, scortata da alcuni allievi del Liceo. Il direttore don Giovanni Di Maggio ha guidato un momento di preghiera attorno al Santo, alternando brani di lettura e canti, in piena tradizione salesiana. Verso le 23, prima che l’Urna fosse trasportata al coperto per la notte c’è stata la possibilità di un momento di adorazione personale nel silenzio della collina. L’urna è rimasta a Valsalice fino alla tarda mattinata del 30 gennaio, permettendo così ad allievi, famiglie, scuole e amici della collina di Torino di incontrare don Bosco.

Piergiorgio Bollati
Coordinatore centro Torino Valsalice