12 aprile 2014: aspiranti sulle orme di Don Bosco

Eccoci a raccontarvi un altro pezzo del nostro cammino di Aspiranti. Stavolta l’incontro collettivo si è svolto a Torino, la prima parte visitando Valdocco, accompagnati da don Enrico Lupano; e la seconda parte raggiungendo i luoghi salienti della Torino “di” don Bosco, accompagnati da Mauro Comin, cooperatore salesiano che festeggiava giusto oggi i primi 20 anni della sua Promessa!! Vanno a lui tutti i nostri complimenti e un grazie di cuore per la sua disponibilità e competenza! Si è trattato di un incontro intenso e ricco di spiritualità di cui vogliamo condividere alcuni “pensieri speciali” lasciatici dai nostri formatori durante questo salesianissimo percorso.

Un momento iniziale di preghiera, attraverso la comparazione tra alcuni passi di Vangelo e altrettanti brani tratti dalle Memorie dell’Oratorio, ha reso evidente come l’esperienza di don Bosco sia riconducibile alla vita di Maria e di Gesù. Spostandoci poi in Cappella Pinardi abbiamo colto il legame di purezza tra la grande devozione di don Bosco per Maria e il sacramento della confessione come chiave di accesso al Regno dei Cieli. Nella chiesa di san Francesco di Sales abbiamo respirato l’aria dei miracoli ricordando la moltiplicazione del pane con cui don Bosco poté sfamare i suoi quattrocento ragazzi e le estasi di San Domenico Savio davanti al Tabernacolo.
Continuando il nostro percorso sui passi di don Bosco a Valdocco abbiamo “incontrato” anche il teologo Giovanni Battista Borel, che fu per molto tempo uno dei collaboratori più fedeli di don Bosco, nonché primo sacerdote cooperatore della Congregazione Salesiana.
Siamo poi passati alla visita delle Camerette e della Basilica, accolti da Maria Ausiliatrice.
La prima tappa del cammino nella Torino “salesiana” è stato  il Rifugio della Marchesa Giulia di Barolo, dove Suor Ave, biografa ufficiale della stessa, ci delinea in modo incantevole la personalità di Giulia, sottolineando in modo chiaro ed inequivocabile i punti di contatto con il pensiero e gli atteggiamenti di don Bosco.

Visitando poi il Santuario della Consolata comprendiamo ancora una volta il ruolo di Maria nel cammino di don Bosco, è qui che celebrerà la sua seconda messa. Mauro riesce a portare alla nostra attenzione un’altra importante figura, quella di don Cafasso, San Giuseppe Cafasso. Sono molti i punti di contatto con il Santo compaesano di don Bosco, contatti così importanti che decisero la sua stessa strada e determinarono tutta la sua opera. Spesso la parola rassicurante di don Cafasso, suo confessore, bastava a risolvere i dubbi di don Bosco. Ci colpisce molto la frase cara a Don Bosco per cui “ l’ottimo è nemico del bene”, e per noi, che col cuore tentiamo di diventare almeno “discreti” cooperatori è motivo di speranza!!
L’ultima tappa del nostro percorso è la chiesa di san Francesco d’Assisi: è nella sacrestia di questa chiesa che avviene l’incontro con Bartolomeo Garelli e si avvia l’oratorio. Da questi luoghi risuona l’appello di don Bosco “Non rimandate il bene, fatelo subito”. È, inoltre, qui, all’Altare dell’Angelo Custode, che don Bosco ha celebrato la sua prima messa. E qui noi concludiamo questo prezioso incontro affidandoci proprio al nostro Angelo Custode affinché ci aiuti a dare concretezza al nostro carisma.

Grazie, grazie e ancora grazie a chi con passione ci sta accompagnando lungo questo cammino formativo: grazie Piero!

Aspiranti,

Centro Locale Ivrea